Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi
Nicolò Carnesi & Brunori Sas
Nicolò Carnesi
[Testo di "Levati"]
Levati di dosso quella giacca
Che senza scollatura
Vali molto poco
Come me senza chitarra
Levati di dosso quella faccia
Interrogativa
Che tanto non lo dico
Dove ero ieri sera
Levati di dosso quella lacrima
Che col tuo viso bianco
Si perde in un tramonto
Di pelle rosso acceso
Levati di dosso quella noia
Quando è sabato sera
Che il centro di Palermo
Non offre mai di meglio
Levati di dosso la tua amica
Che non la sopporto
Con i suoi vestiti gotici
Ed il pensiero troppo colto
Levati di dosso quei vestiti
Come fanno le tue amiche
Che non è il loro mestiere
Ma lo fanno proprio bene
Levati di dosso quello sguardo
Che porta rancore
Quando ti ho tradita
L'ho fatto con amore
Come mai (Come mai)
C'è rimasto così poco?
Che brutta fine fa un sogno
Quando rimane solo
Solo come noi
In questa stanza vuota
Senza una parola
Senza una parola
Levati di dosso infine me
Che non so se l'hai capito
Che non sono così fico
Come quei ragazzi al bar
Come sognavi al liceo
Cosa sognavo io
Non lo ricordo più
Il mio batterista sognava un pezzo dalla cadenza hawaiana, glielo scrissi, lo condii con delle situazioni che possono accadere ad un qualsiasi palermitano a Palermo o a un qualsiasi milanese a Milano.
A chi non è mai capitato di odiare l’amica/o di qualcuno, di tradire, di sentirsi inutile senza un...