Le tue mani su di me
È difficile chiamarti amore
Quando basta aprire la finestra per capire
Un'altra verità
Le tue mani su di me
È difficile chiamarti amore
Quando il mondo sta vivendo sul tuo corpo innamorato
La sua vanità
Una foglia stupida
Cade a caso sull'asfalto e se ne va
Una fabbrica occupata sulle nuvole
E un fucile che rimpiange Waterloo
Un bambino che domanda come è nato
Si risponde sorridendo che lo sa
Il bicchiere di cristallo sta cadendo
Non amarmi, non amarti non ti riuscirà
Le tue mani su di me
È difficile chiamarmi amore
Quando basta aprire la finestra per capire
Un'altra verità
Le tue mani su di me
È difficile chiamarti amore
Quando il mondo sta vivendo sul tuo corpo innamorato
La sua vanità
Una foglia stupida
Cade a caso sull'asfalto e se ne va
Una fabbrica occupata sulle nuvole
E un fucile che rimpiange Waterloo
Un bambino che domanda come è nato
Si risponde sorridendo che lo sa
Il bicchiere di cristallo sta cadendo
Non amarmi, non amarti non ti riuscirà
L'idea [in quegli anni] era comunque di rinunciare, di non andare alla televisione, non parlare d'amore, c'era una certa formazione di quel tipo. Io avevo scritto una sola canzone d'amore negli anni 70, “Le tue mani su di me,” che poi parlava d’amore già in un modo diverso. Calcola che “Le tue mani...