[Testo di "La morte dei cervelli"]
[Strofa 1]
Giro di notte
Solo nell'auto che va
Solo come chi fotte lucciole tra luci di città
Giro tradita, carte di morte pagabili a vista
Solo in vita solo in arte [?] vista e rattrista
Tristezza inietta emboli d'odio meccanici
[?] 'sta saetta
Scende la rabbia repressa
Com'è vuoto lo scroto
Su una città di branchi di stronzi egoisti io nuoto
Date su date di nulla di niente
La solitudine che ti infetta e ti rende immune alla moltitudine
Cazzo, sbatto la testa sul muro bianco
Solo con una boccia di Valium accanto
Non giro nel giro, non canto sul campo
Io scoppio di brutto, non conto e non campo
La scampo per poco, do fuoco al cervello
Puntate di flash, tocco tempie, dita trivello
[Ritornello]
Ed esplode la rabbia su questa fogna di città
La merda scorre a fiotti e neanche sa dove va
Troppe voci urlano forte, mi squarciano da dentro
La rabbia io la sento cado steso sul cemento
È la rabbia a darmi forza dovunque sia, dovunque vada
Se rigo dritto resto fermo sulla cattiva strada
Questa rabbia è mia, è la mia libertà
Sono troppo libero di odiare questo schifo di città
[Strofa 2]
È che non vivi se ti svegli credendoti morto (So)
Quando scrivi non ridi, se non senti le gambe (Do)
Chili di merda, stronze luci, fissatemi in retina
Vili pezzi di carne morta mi parlano d'anima
Quando nasci per soffrire farti male e crepare
Brando il regime di un dio potenziale stronzo maiale
Replicate in qualche testo [?] d'amore
E il sole non batte sul cranio di ghiaccio 'sto cuore
Marcio da pompare in liquido stereo, indolore, incolore
Il sapore del sesso svanisce, il dolore ferisce
Si espande come un tumore finché la mente non muore
Io non mi arrendo, non arrendersi è essere hardcore
Ore che passano, ore che passano senza calore
Freddo mi annienta, è gigante, mi chiama e mi vuole
E non ci sono cure, e non ci sono cure
E non ci sono cure ma ferite sempre più dure
[Ritornello]
Ed esplode la rabbia su questa fogna di città
La merda scorre a fiotti e neanche sa dove va
Troppe voci urlano forte, mi squarciano da dentro
La rabbia io la sento cado steso sul cemento
È la rabbia a darmi forza dovunque sia, dovunque vada
Se rigo dritto resto fermo sulla cattiva strada
Questa rabbia è mia, è la mia libertà
Sono troppo libero di odiare questo schifo di città
[Strofa 3]
Anche stanotte è una caccia (È una caccia, è una caccia)
In un incubo [?] sta chi si scompone la faccia
E trema il corpo inutile disteso su braccia
Spaccami il cranio [?] feccia
E piange isterico nei ricordi coperti di nebbia
Finite le lacrime la rabbia esce sotto forma di sabbia
[?] esternare il mio [?] si offusca
[?] di festa
È antrace la passione, si appesta e ti impesta
Ti resta una vita più vuota che morta
Volevi torta tra 'sti [?], la testa in mezzo alla porta
È gelato il pavimento freddo [?] di marmo
Il mio riarmo mentale è un preludio alla guerra
Ho visto il mio funerale una volta, è una merda
Ammazza l'emozione, elargisci estrema unzione
[?], minzione, munizione di uomini [?]
[Ritornello]
Ed esplode la rabbia su questa fogna di città
La merda scorre a fiotti e neanche sa dove va
Troppe voci urlano forte, mi squarciano da dentro
La rabbia io la sento cado steso sul cemento
È la rabbia a darmi forza dovunque sia, dovunque vada
Se rigo dritto resto fermo sulla cattiva strada
Questa rabbia è mia, è la mia libertà
Sono troppo libero di odiare questo schifo di città
La morte dei cervelli was written by Adria The Reject.