La casa vecchia non voleva cadere, si rivelava dura a morire
Non voleva spezzarsi in quel cortile diventato un cantiere
La sua caduta fu una nuvola di polvere bianca, gonfiata dal vento di mare
Ci entrò negli occhi e ci impedì di stare a guardare
E già sul treno che portava in città la vita nuova cominciava
Mia madre la respirava per la prima volta
Mio padre invece non parlava che della vita di città
"Sapete, è tutta un'altra cosa, ma vi piacerà"
Ed arrivammo finalmente davanti al sogno di mio padre
Per quarant’anni attanagliato al desiderio di una casa popolare
Periferia della città, tra fumo e scarichi industriali
Quartieri progettati male da chi non li va ad abitare
Nella mia mente non vuole cadere, la casa vecchia è dura a morire
E non la voglio ricordare trasformata in cantiere
Non ricordi la festa di primavera? Le barche e i fiori gettati a mare?
Padre... e tu che festa ci hai comprato qui?