La Municipàl
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La Municipàl
La Municipàl
[Testo di "L'accademia di belle arti"]
[Strofa 1]
Ti sei nascosta bene
Nell'accademia dietro Porta Rudiae
Nascosta tra le sedie
Col pane fresco, il latte e le ciliegie
Sembra ieri...
Ti nascondevi per non arrossire
Tra le pieghe del tuo foulard palestinese
E ridevi a quelle circostanze così strane
Che metton fuoco alle nostre vite clandestine
E vengon fuori le ultime sgualcite mille lire
La Montessori quante cose avrà da raccontare
[Ritornello 1]
E venne il tempo che mi innamorai
Dello sguardo di un passante
Mentre gli aeroplani cadono per noi
E venne il tempo di abbandonare Freud
E di affrontar le mie crisi di panico...
[Strofa 2]
Ti ho rivista al forno Quarta
In una Lecce stanca e un po' borghese
Le guance ancor più rosse
I cani o l'erba da dimenticare e già sapevi
Cosa dovevamo costruire
Per soffocare quel desiderio fisso di morire
Sorridevi alle mie soluzioni alternative
O alle storie che non ho mai saputo raccontare
Scoprivamo di non avere nulla da evitare
Che evitare alla fine è un po' come morire
[Ritornello 2]
E venne il tempo che mi innamorai
Dello sguardo di un passante
Mentre gli aeroplani cadono per noi
E venne il tempo di abbandonare Freud
E di togliere la testa, di aver culo
Almeno siamo in due
In due...
Almeno siamo in due...
In due...
[Outro]
Siamo pesci che non dormono
Che sussurrano in via Taranto
Siamo quelli che ritardano
Ma quando arrivano ripartono
Siamo pesci che non dormono
Ma si prendono per mano...