Management
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Volevi essere immortale
Non mi sembravi così banale
Fratello mio avevi torto
Sai non c'è gusto ad esser morto
Ti farei vedere quello che hai lasciato
Se fossi immortale saresti già tornato
Quelli che hai odiato
La tua foto nel taschino
Quasi fosse un santino
E le frasi biascicate sui diari delle medie
Per le risate mi fanno male le mascelle
Tipo "non bucare la tua pelle"
Non mi sembra le abbia dette tu
Cazzate come quelle
La bellezza dei nostri sbagli
Si scontra con le necessità dei loro portafogli
Loro ti portano su un piatto d'argento
E sognano
Che tu ci muoia dentro
Tra le cose che hai detto
Ce ne sono di carine
Vivere ogni giorno come se fosse la fine
Sai mi sembra un pensiero cretino
Devi vivere ogni giorno come se fosse il primo
Con la curiosità di un bambino
Con l'ingenuità di un bambino
Con la crudeltà di un bambino
Con la felicità di un bambino
T'ho amato tanto amico mio
E adesso nel mercato ci sono io
Sono nudo sul bancone con le mani legate
I macellai con gran gusto fanno grandi risate
Il mio odio l'ho cantato con tutto il mio amore
Ma durerò il tempo che vuole il padrone
Il mio odio l'ho cantato con tutto il mio amore
Ma durerò il tempo che vuole il padrone
Mi butteranno via senza niente in tasca
Forse era meglio se morivo nella vasca
Mi butteranno via senza niente in tasca
Forse era meglio se morivo nella vasca
Mi butteranno via senza niente in tasca
Forse era meglio se morivo nella vasca
Mi butteranno via senza niente in tasca
Forse era meglio se morivo nella vasca
James Douglas Morrison was written by Luca Romagnoli.
James Douglas Morrison was produced by Marco Di Nardo.
La canzone è un intimo dialogo con il mito della musica nominato nel titolo, durante il quale si riflette e ci si interroga su quale sia il prezzo dell’immortalità. Quelli che consideravano Jim Morrison un pericoloso idiota, oggi mettono il suo volto sui gadget, sulle magliette, sui poster da vender...