Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Deborah Blando
Conosco la noia nel mare intravisto dai vetri di un bar
Nel cuore il ridicolo e un cane che abbaia in continuità
Capire in un lampo di non possedere nessuna certezza
Su tutto su questa tristezza
Questo teatrino meccanico
So bene che quando si è soli si dice sempre qualche bugia
Si cena sperduti nelle cronache regionali e ci si sente una spia
Che poi si vorrebbe anche telefonare a un compagno di scuola
Cantare insieme a squarciagola
Lontani da tutti e da qui
Ma voglio credere ancora
In una notte così
Che per gente per bene normale se vuoi
Gente un po' come noi
Esiste ancora un amore per questo cammino
In qualche punto del nostro destino
Un altro sole nascosto nel cielo o più sù
Qualcuno a cui dire:
Non mi lasciare più
Non mi lasciare più !
Conosco quel vuoto che ci spinge a comprare stravaganti dolciumi
E la sensazione di non essere niente e di cadere in frantumi
Perché poi si rida e ci si allacci le scarpe con così grande cura
So tutto su questa paura
Che in qualche modo è anche qui
Ma voglio credere ancora
In una notte così
Che per gente per bene normale se vuoi
Gente un po' come noi
Esiste ancora un amore per questo cammino
In qualche punto del nostro destino
Un altro sole nascosto nel cielo o più sù
Qualcuno a cui dire:
Non mi lasciare più
Non mi lasciare più !