Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
Riccardo Fogli
(M. Fabrizio/V. Spampinato)
E tornare da una serata e non sai con chi l'hai passata
Stai salendo le scale, ma tu vai giù
E spiare dalle persiane, sveglieresti tutte le persone
Ma gridare non serve, tu lo sai
Strane idee dentro la tua mente se sei solo, solo veramente
E nessuno ce l'ha più con te
E camminare in questo novecento
Sentirsi fuori anche se ci stai dentro
Quanto silenzio che c'è e ti chiedi perché;
C'è tanta gente, eppure parli solo
Nelle pozzanghere tu cerchi il cielo, cammini e non sai dove vai
Due le cose che tu puoi fare sopra l'orlo di un bicchiere:
Puoi volare oppure cadere giù;
Puoi lanciare l'auto contro un muro per sfidare il tuo futuro
Ma il coraggio tu non lo troverai mai
Strane idee dentro la tua mente se sei solo, solo veramente
E nessuno ce l'ha più con te
E camminare in questo novecento
Sentirsi fuori anche se ci stai dentro
Quanto silenzio che c'è e ti chiedi perché;
C'è tanta gente eppure parli solo
Nelle pozzanghere tu cerchi il cielo, cammini e non sai dove vai
E oltrepassare questo novecento, un po' più in là di dove vuole il tempo
All'improvviso una sera, chissà come e perché
Precipitando giù da un marciapiede, nei tuoi ricordi, quelli più segreti
Soli si nasce e si va