Il lato ruvido

Accendere la radio perché è libera, ma è libera veramente?
E poi mi trovo sempre ad ascoltare
Un cantante con le sue angosce e il suo pensiero latente
Il male di vivere l'uso pacato dei toni
Un po’ come dicono certe canzoni
Ma adesso fiato alle trombe e abbasso i tromboni

Cambia la musica perché ogni tanto si può
Cambia la musica non la sopporto da un pò, cambia la musica
Cambia la musica ti spiego come si fa, allora:

Lasciamo perdere i vecchi sermoni
Basta retrospettiva, basta elucubrazioni
Guarda Narciso come cazzo è ridotto, con parole di burro
Sta impastando un biscotto

Dov'è il tuo lato ruvido? Dov'è? Ci farebbe comodo

C’è un invasione di artisti dall'orecchio un po' fino
Quelli che le chitarre fanno solo casino
Cerca di aprire e dare aria alla mente
E non un centro di gravità che sia permanente
Disincantati san loro come si fa
Lontani anni luce dalla realtà
Il filologico che sta sempre sul tema
Il filosofico cronico che c'ha sempre un problema

Dov'è il tuo lato ruvido? Dov'è? Ci farebbe comodo
Dov'è il tuo lato ruvido?
Quello che fa le scintille, fa rizzare la pelle
Il sangue bolle e ribolle non lo sento da tempo, dov'è?

Il cantautorato tradizionale
La new age italiana, l’indie intellettuale
Sia chiaro non c’è niente di personale
Ma quando ci vuole, ci vuole
Quell'istinto carnale che spinge e che muove