Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Vinicio Capossela
Una notte sul canale di Lubecca
In una vecchia fabbrica di polvere
Da sparo
Lì giacciono nella polvere accatastati
I vecchi pianoforti
Dalla guerra abbandonati
Cani senza più padroni
Sull'attenti come vecchi
Maggiordomi
E in quelle casse sorde e impolverate
Giace lì il silenzio
Di milioni di canzoni
Ma una sera come in un incanto
Un vecchio Duysen disse al piano suo di fianco
I piedi ad altri piedi
Più torniti avvicinò
E a mezzavoce dolcemente sussurrò
"Signora Blutner
Non stia a pensare
Quello che è stato
Non tornerà
Se ci hanno dati
Tutti all'incanto
Ora all'incanto
Ceda il suo cuor..
Se le caviglie sono allentate
E quei notturni non suona più
Sfiori i miei tasti
Prenda i miei baci
Ed all'incanto
Ceda il suo cuor.."
Se le cordiere si sono allentate
E il tempo non mantiene
Più una nota insieme
Scordiamoci anche noi di quel che è stato
Scordiamoci d'un colpo del passato
Ci suoni mister Kaps una "berceousa"
Sul fortepiano a rulli
Il principe Steinway
Gli inglesi a baionetta!
Cinguetti la spinetta!
La balalaika russa dell'ussaro Petrov!
(strumentale)
"Se le caviglie sono allentate
E quei notturni non suona più
Sfiori i miei tasti
Prenda quei baci
Che mi fan sognar
Signora Blutner
Ma che le pare
Quello che è stato
Non tornerà
Se ci hanno dati
Tutti all'incanto
Ora all'incanto
Ceda il suo cuor.."
Ed all'incanto cedo il mio cuor