Guardarsi i piedi che crescono, le dita si allungano e le unghie sfondano le scarpe
Le pupille fanno uno strano gioco e il naso butta fuoco
L'alito diventa un laser che fa paglia dei muri, squaglia
Ha otto dita la mia quarta mano, mi pare strano!
Ho accelerato i miei esperimenti sul DNA e negli ultimi tempi
Forse ingoiando intrugli di formule, maledetta me, avrò sbagliato i conti!
Sono la fata dell'ingegneria genetica, costruisco mele che sanno di pere
L'acido, l'acido desossiribonucleico in mio potere
I peli rosso papavero intanto crescono, mi inseguono mentre vado allo specchio
Resto un po' con la mia faccia insieme, stessi poco bene?
E la mia faccia è una piazza di de Chirico con manichini di burro
Ficcherò la testa sotto la doccia, ma l'acqua scende giù a pallini di ferro
Guarirò, guarirò, mi do da fare
Guarirò, guarirò, devo scoprire
Guarirò, guarirò, rifarò i conti
Guarirò, guarirò ai miei esperimenti
Via da me, maledette allucinazioni!
Devo ancora inventare la donna nuova di domani...
Filtri e alambicchi di traffico d'auto e la vita di città sulla scheda perforata
Far glù glù di telefoni colorati, di macchine e dati
Esalazioni di fumi e di semafori, già aminoacidi metropolitani
Come dottor Jekyll, quasi come Dio, mi sento anch'io!
Questo è il mio orgoglio, della donna che voglio ed è per questo che mi avventuro
Per dimostrare a me stessa e al mondo l'ipotesi di una donna futuro, perciò...
Ho accelerato i miei esperimenti sul DNA e negli ultimi tempi
Forse ingoiando intrugli di formule, maledetta, maledetta, avrò sbagliato i conti!
Guarirò, guarirò, mi do da fare
Guarirò, guarirò, devo scoprire
Guarirò, guarirò, rifarò i conti
Guarirò, guarirò ai miei esperimenti
Via da me, maledette allucinazioni!
Devo ancora inventare la donna nuova di domani
Guarirò!
Guarirò, guarirò
Guarirò, guarirò
Guarirò, guarirò
Via da me, maledette allucinazioni!
Devo ancora inventare la donna nuova di domani
Guarirò!
Guarirò, guarirò domani
Guarirò, guarirò
Devo ancora inventare la donna nuova di domani
Guarirò guarirò was written by Mimmo Cavallo.