(Rit)
Perché
Ti vedo lontana quando sei a due passi da me
Mi scivoli addosso come se fossi grandine
Io che non ascolto
Io che non mi ascolto mai
Tu sei un disastro
Ma di quelli che rifai
(Prima strofa)
Ho un deficit dell’attenzione
Paranoico d’adozione
Un turista senza nome
Dentro ad una città enorme
Come avessi perso il tatto
Gioco con il fuoco finché brucio tutto quanto
Amo sentirmi un co’
Se mi guardi con quegli occhi
Amo scrivere di te, di quello che sarebbe un “noi”
Non è tutto vero quello che senti dentro le rec
Mixo quello che non dici con dell’immaginazione
Amo se mi dai del rap
Se mi dai della passione
Amo avere la tosse mentre canto del mio nome
Sento di dover scoprire lati della mia persona
Che la musica ha già appreso e dopo trasformato in nota
Questa pioggia fa rumore
Più di quanto mi aspettassi
Sai, quando ti piove dentro
Puoi solo aspettar che passi
Con la speranza che dopo arrivi un bell’arcobaleno
Il mio non lo vedo a colori
Fino a quando il temporale
-sono io- il problema
(Rit)
Perché
Ti vedo lontana quando sei a due passi da me
Mi scivoli addosso come se fossi grandine
Io che non ascolto
Io che non mi ascolto mai
Tu sei un disastro
Ma di quelli che rifai
Perché
Ti vedo lontana quando sei a due passi da me
Mi scivoli addosso come se fossi grandine
Io che non ascolto
Io che non mi ascolto mai
Tu sei un disastro
Ma di quelli che rifai
(Seconda strofa)
Ti circondi di problemi
Da cui non riesci a scappare
Io non voglio più problemi però tu sei un problema
Che c’ho voglia di affrontare
Per scoprire un po chi sono
Ho ancora strada da fare
Tu vuoi me, però dimmi
Quanto sei disposta a dare per correre il rischio
Giuro non capisco
Però mi capisci
Senza certezze un futuro non lo costruisci
(Outro)
Come grandine
Mi scivoli addosso, scivoli addosso
Come grandine
Ti scivolo addosso, scivolo addosso
Come grandine
Come grandine, su finestre una sera di autunno