Lei mi fa tremare ancora le ginocchia
Ma non è niente, è solo memoria
Se la vedessi di sfuggita in città alta...
Noi siamo l'unica specie che ricorda
Colto sul fatto, superstite per sbaglio
Con l'anima sul terrazzo
A san crescenzio iniziavano le scuole
Per una volta senza di me
Con il dolore di andarmene
Ed il sole all'incontrario
Sui colloqui, sui provini, sui test
E se dopodomani sarò a Milano e ci vedremo
Con la faccia che faccio ti sembrerò strano
Con il tempo che ho perso fingendo di conoscerti
Tiro sassi al destino ed è tutto per aria qui
Stamattina ho scoperto la pioggia
Ti ho rubato un ombrello
Sul passante ferroviario
Ho detonato un bisogno (RAUDO) e forse
La tua voce è la cosa più forte che c'è
Più forte di me
Più forte del mare di dubbi che
Con un quaderno e due astucci
Mi pesa nello zaino vuoto in festa del perdono
E se pisci sui tramonti in autostrada e ti senti grande
Come un proiettile scheggiato lanciato da un altro presente
Se fuori muori mentre piove, allora
Nell'occasione di un altrimenti che non vivrai mai
Tu raccogli il vento e spera
E se dovessi cambiare idea
Come il tempo che fa qua
Se dovessi andare via
Allora capirà
Da una sola lacrima negli occhi
Che non le basto e non basta a me
(come emigrare dall'oggi al domani)
Anche se va tutto bene, il fatto è che
Che non le basto e non basta a me
Lei mi fa sudare tuttora le mani
E mi confondono i dettagli preferisco i panorami
Se ti vedessi camminare in lontananza...
Noi siamo l'unica specie che aspetta
Gli Immigrati was written by montag.
Gli Immigrati was produced by montag.
montag released Gli Immigrati on Sun Nov 22 2015.
Gli Immigrati è una canzone di Ottobre 2015. L'ho chiamata così perché Pierpaolo Capovilla ha detto che la musica leggera deve essere impegnata.
Parla di Bergamo e di Milano, basta.