Giulia e la Luna

[Strofa 1]
A lei che non piaceva la chiamassero Giulia
Lei non ha mai amato, che l'amore è una scusa
Ormai tutte le notti, in silenzio, seduta
La chiamano la donna che sussurra alla Luna
Giulia vive il passato, presente e futuro
È volto rilassato di un mondo insicuro
Scordato, nel ventre del buio
Tra ghiaccio ed inferno, eterno mercurio e peccato
Ma lei pecca ogni giorno
E trova la redenzione di notte in un sogno
Si perde per ritrovarti lì al tuo posto
Le stelle come diamanti ed io nascosto
Non crede a nulla ma il Nulla le crede
Dona l'amore perdendo la Fede
Sa che la luna non chiama e non geme
Alza lo sguardo che tanto le chiede:

[Ritornello]
"Luna, o mia pallida Luna
Anche se non vuoi dirlo lo so che nessuno si è mai preso cura
Di te
Luna, sola e candida Luna
Spero tu abbia premura di lei, spero tu abbia premura di lei"

[Strofa 2]
La notte può portare consiglio
Lo diceva sua madre, lo capì sulla soglia dei venti
La Luna come un fiore di giglio illuminava le strade
Lei la vide tra i lampioni spenti
Amica di una notte soltanto
Quando sta per crollare tu sei bussola in mare, tra i venti
Ti guarda mentre tutto va male
Quando vuole scappare ma anche quando non guarda tu resti
"L'avresti mai detto?" le chiese
Ma la Luna non rispose com'è solita fare
La voce d'un tratto s'arrese
Si sentì addosso il bisogno di doverla toccare, si tese
Dalle dita dei piedi fino all'ultimo punto più lungo del corpo
E la luna scese, disse: "Cosa mi chiedi?
Io non faccio favori a chi è figlio del giorno" e le disse:
"Giulia, sola e candida Giulia, anche se non vuoi dirlo lo so che nessuno si è mai preso cura
Di te
Giulia, o mia pallida Giulia
Spero tu abbia premura di me, spero tu abbia premura di me."

[Ritornello]
"Luna, o mia pallida Luna
Anche se non vuoi dirlo lo so che nessuno si è mai preso cura
Di te
Luna, sola e candida Luna
Spero tu abbia premura di lei, spero tu abbia premura di lei"