Giardino Dell’Eden

STROFA 1:
Nel giardino dell’ e e e eden
Contro le te te tenebre
Circondati dall’ e e e edere
Trasmettiamo con l’e e etere
Trasmettiamo con l’etere lungo le tenebre
In cerca di pace non della cenere
In cerca del piacere e dell’essere
Nuove esperienze da tessere
Nuovi testi da leggere
Son tornato a rappare come un tempo quando ancora ero sveglio
Prima della morte e del mio risveglio, non contemplo, non ritengo
Di essermi lasciato andare senza dare un senso al tempo
Al contempo penso mentre mi sento perso nell’eden
Sono venuto al mondo per fare del bene, nessuno ci crede
Nel fato, nel destino ripongo sempre un pò di fede
Nella stanza, ripongo un pò di speranza
Come nell’eden c’è il mio corpo che danza
Non è un problema la distanza
E’ un problema la costanza
Parlo in ogni circostanza
Ogni giorno ho in mente lo stesso viso (il mio)
Ogni giorno lotto per il paradiso
Ogni giorno lotto col sorriso
Anche quando sono solo nel vico, rido rido rido

BRIDGE:
Anche quando sono solo nel vico, rido rido rido
Parole si infrangono sulle tempie
Siamo in cerca di templi e tempi

STROFA 2:
Sessioni di un’ora con la psicologa
Mi cerco, missione astrologica
Per un periodo mi sentivo perso, senza casa
Tre settimane a Milano senza aria di casa
Ora che scrivo ricordo
Genova è il mio giardino dell’eden
Aria di mare per staare bene
Stare bene è la prerogativa in questa vita
Lo spero ogni volta che prendo in mano la matita
Nessuno pensa a lasciarsi andare, tutti dicono “lascia stare, non ha senso”
Cosa ha realmente senso?
Come faccio a saperlo se non ci penso?
Penso, ci sia troppo ego e troppo poco lego
Io faccio questo tu fai quello
Connettiamoci nella vita vera come sui social
Prendiamoci una sera senza social
Uccidiamo la noia con la parola
Per un discorso ne basta una sola
Una sola, una volta, una storta, una storia
Un giorno ridere e dire ”ti ricordi quella volta, quella storia, quella storta?”