Gaucci | Meucci

In punta di piedi sul vinile asfalto
Gattonavo, verso il mio futuro gettonato
Ghetto nato, complessato e già depresso appena nato
Sono uscito tutto grigio dal cordone già impiccato
L’orecchio sempre attento, sempre vispo e già proteso
Mi arrabbiavo e già sentivo gli ACDC e nientemeno
In testa già i miei colpi con la entrance di John Cena
Mi rubavan Marinella, ora antiuomo come mina
E cercavo le note, per le colonne sonore
Per accompagnare i viaggi
Della testa di un guaglione
Per accompagnare il peggio
Per propiziare l’amore
Per accompagnare il meglio
Il primo sorso, il primo hangover

Un po’ come sostanze che hanno il nome cognome
Dei posti in cui le bevi, di donne, di come
Sei stato bene e dopo male a stare lì e poi altrove
A risentire in loop come un coglione la stessa canzone

Lacrime facili su sterzi, scherzi?
A godere questa volta non saranno i terzi
O i mezzi, uomini coi soliti mezzucci
Cazzo scappi Gaucci, ti telefono, Meucci
E "ucci ucci" come l’orco quando si avvicina
Scarrello o carico la penna con dell’altra china?
Sei un pacco fatto ad uomo, per la stima, per la vita
Cazzo piccolo e bacchette ma non vieni dalla Cina