[Testo di "Figlia"]
Sapeva tutta la verità
Il vecchio che vendeva carte e numeri
Però tua madre è stata dura da raggiungere
Lo so che senza me non c'era differenza:
Saresti comunque nata
Ti avrebbe comunque avuta
Non c'era fiume quando l'amai;
Non era propriamente ragazza
Però di aver fatto del mio meglio
Così a volte guardo se ti rassomiglio
Lo so, lo so che non è giusto
Però mi serve pure questo
Poi ti diranno che avevi un nonno generale
E che tuo padre era al contrario
Un po' anormale, e allora saprai
Che porti il nome di un mio amico
Di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito
Perché sei nata il giorno
Che a lui moriva un sogno
E i sogni, i sogni
I sogni vengono dal mare
Per tutti quelli
Che han sempre scelto di sbagliare
Perché, perché vincere significa "accettare"
Se arrivo vuol dire che
A "qualcuno può servire
E questo, lo dovessi mai fare
Tu, questo, non me lo perdonare
E figlia, figlia
Non voglio che tu sia felice
Ma sempre "contro"
Finché ti lasciano la voce;
Vorranno
La foto col sorriso deficente
Diranno:
"Non ti agitare, che non serve a niente"
E invece tu grida forte
La vita contro la morte
E figlia, figlia
Figlia sei bella come il sole
Come la terra
Come la rabbia, come il pane
E so che t'innamorerari senza pensare
E scusa
Scusa se ci vedremo poco e male:
Lontano mi porta il sogno
Ho un fiore qui dentro il pugno
“Figlia” è un manifesto. Certe idee cambiano, io ne ho cambiate molte, ma certe cose invece secondo me restano sempre uguali.
– Roberto Vecchioni, Repubblica, 2017.