Salgo in ascensore e chi ti trovo?
Mio bisnonno come nuovo
L'han sbattuto via dal cimitero
È una fantasma forse, ma sembra vero
Oltre al resto si rivolge proprio a me
Ottocento, altri tempi, altri passatempi
Si parlava, si scherzava, non si esagerava
Ottocento, scusa tanto, c’era il sentimento
Arrossiva la fanciulla, non ti dava nulla
La prima notte quanta poesia
"Amore grande, sei soltanto mia"
Oggi di frasi così non ce ne sono
Oggi bisogna dire: "Ti perdono"
E l'amore di pudore non ne ha
Mio bisnonno ha gli occhi trasognati
Quanti lustri son passati
Una volta il cielo profumava
E la gente, pensa un po', camminava
Ora il mondo corre dietro a chissà che
Novecento, che sgomento, che peggioramento
Ai miei tempi gente seria, meno cattiveria
Novecento, scusa tanto, non mi piace, punto
Mi ci sento interdetto, chi l’avrebbe detto
Novecento, che sgomento, che peggioramento
È un inferno, ma davvero, meglio il cimitero
Novecento, scusa tanto, non mi piace, punto
È un inferno, ma davvero, meglio il cimitero