Protagonista del testo è la figura di Dio.
Dio appare con diverse sembianze a seconda delle epoche storiche, ma la sua essenza non cambia mai: egli è solamente il frutto di una proiezione dell'uomo, il quale gli attribuisce la capacità di soddisfare i suoi bisogni e le sue aspirazioni.
“Deija” è so...
[Testo di "Deija"]
[Strofa 1]
Il primo Dio fu un buco dentro al cielo
Nascosto in un buio di provetta
Infuse come un sadico l’istinto
Per chiuderci qui dentro ad un recinto
Il secondo Dio, l’architetto del teatro
Usava il cielo come un gran fossato
Era solo un altro carceriere
E giocava con le mosche in un bicchiere
[Ritornello]
Oh Deija vieni a vivere in città
E c’è già chi ride di lacrime
Oh Deija mi profuma l’anima
Guarda qua
C’è un marmocchio
Che inciampica
[Strofa 2]
Il terzo Dio fu solo di passaggio
Che delusione
Per il quarto si bruciarono le donne
E restammo solo maschi sulla Terra
Con un unico passatempo
La guerra
Ed il quinto contro il sesto
Ma il settimo dio è apparso alle baracche, stamattina
E c’è speranza nuova fra la gente
Stavolta è quello giusto veramente
Si sa ancora poco, ma il nome suona bene
E non vuol dire niente
[Ritornello]
Oh Deija vieni a vivere in città
E c’è già chi ride di lacrime
Oh Deija mi profuma l’anima
Guarda qua
C’è un marmocchio che scalpita
[Outro]
Oh Deija oh Deija
Oh Deija oh Deija
Nostro signore Deija
Deija è grande
Deija è giusto
Perché tanto odio?
Perché tanto dolore?
Se siamo fratelli
Nostro salvatore Deija
[??]
Deija è nuovo
Deija è nuovo
Perché poca giustizia?
Se siamo tutti figli del re
Se siamo tutti uguali