Seduto al banco di squola silenzioso manco una parola
Io sognavo tutti i giorni almeno un po almeno un ora
E capivo dentro me non servono professori
Per capire che fare oltre l’aula nel mondo di fuori
Leggevo libri zio seduto sopra gli scalini
Notti bianche aspettavo primavara come Bandini
E un istante dopo gli esami di maturità
Sapevo di avere le ali per volare oltre la mediocrità
E a 18 anni sai credevo a tutto
Credevo a lei poi agli amici e alle strnzate quando stavo in gruppo
C’era la musica a tenermi sveglio e compagnia
Rendeva la mia vita vera brillante no bigiotteria
Poi un incidente quel sabato sera che io maledico
Parli con dio incazzato perché rivuoi un grande amico
Al primo scontro con la realta li capisci che
Niente è infinito ad eccezione del cielo che è sopra di te
Io sono come te con gli stessi problemi gli stessi errori
L’unico show reale non sta nei televisori
Cerco respiro ed ogni giorno sogno un po
Cerco la strada che porta lontano da dove sto
A 20 anni avevo una coscienza ed ho obiettato o rifiutato
Le armi e il pensiero di questo stato
Nel mio quartiere lontano dal centro
Do ve non cè niente attento
E quel niente ti mangia dentro
Arriva una chiamata e lei dice voglio parlarti
Siamo stati bene insieme no riesco piu ad amarti
E da quel giorno porto con me un grande timore
D’innamorarmi perche ti amo per me non ha piu valore
Le giornate in fabbrica 40 gradi d’estate
Perché la musica riempie il cuore non le tasche bucate
E l’arroganza del padrone non lascia respiro
Schiaccia i mie diritti come sigarette dopo l’ultimo tiro
E oggi sono qui col microfono in mano
A dire siamo esseri umani ma fra noi non cè niente di umano
Tutto parte dal pensiero resto concentrato
E se mi cercherai starò nel posto che ho sempre sognato