Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Grazia Di Michele
Seduto sul fiume col cuore spezzato
Il vecchio vide il sole attraversare il cielo
Portava via la luce sul suo carro alato
E per la prima volta si sentì solo
E ricordò Deauville, le giovani donne in fiore
Vestite di merletto, di filigrana e sole
Sentì le onde rompere risate d'argento
Vide i capelli di rame asciugare nel vento
Ma il tempo all'improvviso scordò le sue cadenze
Parigi chiuse gli occhi, finirono le danze
Fox-trot, mazurke e valzer andarono alla guerra
E ballerini folli rimasero per terra
Di lui che non andò, dissero "un disertore"
Lo fece perché all'odio lui preferì l'amore
Una razza maledetta, la stirpe di Caino
Guardava ancora il mondo con gli occhi di un bambino
Così è passato un secolo, un secolo violento
Lui restò sempre ai margini, non potè starci dentro
I boulevards, i ponti, i fianchi della senna
Le raccontava tutto come fosse la sua donna
E un brivido improvviso, il dubbio di un istante
Lasciarono sul viso due gocce di diamante
E non capì la morte, ma strinse tra le dita
Qualcosa d'incredibile o solamente vita