[Strofa 1]
Scaccio cattivi pensieri con gli occhi di ghiaccio, traccio linee
Sporco fogli bianchi, muoio e rinasco nelle mie rime, sulle vie
Tutte le mattine mi sveglio e mi chiedo se in fondo ne vale la pena
Ed in fondo ne vale la pena tu dammi una penna e la carta diviene una tela
Se l’arte respira ed arde ispira saggia lascia che sia
Sorge all’alba spira, espia: alchemica armonia
Agonia che per lo scriba è maledetta liberazione
Benedetta ossessione, nettare amaro, dolce richiamo che arte sia
Se si fa amore ed immolata divien’altro: parto privo d’ ambizione…
Koan… la domanda si fa soluzione
Cado dentro di me, oltre me che resta? silenzio dopo la tempesta
Fra le tempie lampi di genio, cantici, disegno istanti, indivisibili quanti scibili in te
Riconoscibili scorrono sulla pellicola in apparenza
Riconducibili all’uno, vertigini, via del ritorno all’essenza
[Ritornello]
Che arte sia…
Storie che nel quotidiano divengono sangue e carne ai bordi dell’anima mia
Che arte sia gioie e dolori di uomini e donne umili e grigi palazzi di periferia
Spigoli e curve raccontano artisti al di la della calligrafia. Che arte sia…
Storie che nel quotidiano divengono sangue e carne ai bordi dell’anima mia
Che arte sia gioie e dolori di uomini e donne umili e grigi palazzi di periferia
Che arte sia…
Dona le ali a poveri diavoli è come l’ossigeno, inchiostro..
Sporca di me sto foglio, voce che dice il futuro è nostro
Suona negli auricolari, dona ideali per superarli
Chiede coerenza, ci pone dei limiti e spinge a sorpassarli
[Strofa 2]
Dice il futuro è ora
Io poserei la penna lei vuole che scriva ancora
Mi nutre e mi divora
Mi ha visto crescere e scriverle in ogni dove ed io
L’ho vista accendere sguardi e dar senso ad ogni oblio
Ha cambiato il nome mio
Perché lo rinnovassi, mi smarrissi e ritrovassi
La sua voce fra i ragazzi in strada
Sugli stessi passi che percorsi esausto
Vittima e carnefice artefice di un destino infausto
Piangersi addosso è più semplice
Che accettarsi non pensi che le parole più autentiche
Sai sembra che si scrivan da sole le notti passano identiche
Se dimentichi che lei è te e che la tua sorte è un quadro
Darai la colpa al mondo se la tua vita è a soqquadro
Le nubi passano ed anche le stelle cadono come la neve
Io guarderò il cielo e la penna non si poserà sul foglio
Se è lei che me lo chiede
[Ritornello]
Dona le ali a poveri diavoli è come l’ossigeno, inchiostro..
Sporca di me sto foglio, voce che dice il futuro è nostro
Suona negli auricolari, dona ideali per superarli
Chiede coerenza, ci pone dei limiti e spinge a sorpassarli
Dona le ali a poveri diavoli è come l’ossigeno, inchiostro..
Sporca di me sto foglio, voce che dice il futuro è nostro
Suona negli auricolari, dona ideali per superarli
Chiede coerenza, ci pone dei limiti e spinge a sorpassarli
Che Arte Sia was written by Fu Kyodo.
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