“Canenero”, probabilmente scritta ispirandosi al romanzo Dies Irae di Giovanni Genna, tratta di un tema piuttosto delicato: gli abusi subiti durante l'infanzia.
Il modo in cui il gruppo torinese ha espresso tale problema in musica ha avuto il pieno appoggio di Amnesty International Italia, che ha c...
Se ho paura a sentire il silenzio
Se non riesco a raschiare il ricordo
Quella voce scura dentro me
È una porta chiusa dentro me
Quella porta è un dolore lontano
Che nessuno doveva vedere
Quando quelle mani su di me
Quella bocca scura su di me
Se ho paura a sentire il silenzio
Se non riesco a tagliare il ricordo
Quella voce scura dentro me
È una porta chiusa dentro me
Quella porta è un dolore bambino
Che nessuno voleva ascoltare
Forse non capivo quello che
Non osavo chiedere il perché
È di nuovo qua
So cosa farà
Quelle mani su di me
Fiato sporco su di me
Dice è come un gioco
Dice che è per poco
Che non fa così male
E non si può scappare
Che non si può scappare
Che non si può scappare
Che non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Canenero ritorna nel sonno
Devo urlare per prendere fiato
Quelle mani scure su di me
Quella bocca sporca su di me
Quante volte gridando nel sonno
Per strapparmi di dosso il ricordo
Quella porta chiusa intorno a me
Quella voce è chiusa dentro me
Canenero ritorna nel sonno
Devo urlare per prendere fiato
Quelle mani ancora su di me
Quella bocca sporca su di me
Quante volte ho gridato nel sonno
Per sentirmi di nuovo al sicuro
Quella porta chiusa intorno a me
Quella voce scura dentro me
Se ho paura a sentire il silenzio
Se non riesco a raschiare il ricordo
Quella porta chiusa intorno a me
È una porta chiusa dentro me
Quella porta è un dolore bambino
Che nessuno voleva vedere
Mentre non capivo quello che
Non osavo chiedere il perché
Dice è come un gioco
Dice che è per poco
Non posso raccontare
E non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Qui non si può scappare
Canenero ritorna nel sonno
Devo urlare per prendere fiato
Quelle mani scure su di me
Quella bocca sporca su di me
Quante volte gridando nel sonno
Per strapparmi di dosso il ricordo
Quella porta chiusa intorno a me
Quella voce chiusa dentro me
Canenero ritorna nel sonno
Devo urlare per prendere fiato
Quelle mani ancora su di me
Quella bocca sporca su di me
Quante volte ho gridato nel sonno
Per sentirmi di nuovo al sicuro
Quella porta chiusa intorno a me
Quella voce scura dentro me
Canenero ritorna nel sonno
Devo urlare per prendere fiato
Quelle mani scure su di me
Quella bocca sporca su di me
Quante volte gridando nel sonno
Per strapparmi di dosso il ricordo
Quella porta chiusa intorno a me
Quella voce chiusa dentro me
È un onore di quelli grandi ricevere da un'istituzione come Amnesty un riconoscimento così. Da un lato, perché scrivendo una canzone su uno specifico tema, come ad esempio questo degli abusi sui minori, non ci si chiede mai quanto in concreto saprà smuovere interesse o suscitare riflessioni. Altrim...