E se dico buongiorno
Ma rimango nel letto
E se cerco un vestito
Ma un vestito non c'è
Se non so che inghiottire per pranzo e per cena
E se penso al mattino cosa fare la sera
E se sono da solo vorrei compagnia
E se sono fra tanti ho già nostalgia
Se non c'è una ragione per passare le ore
Se non c'è una ragione che non sia solo amare
Giorni che finiscono prima di iniziare
Seduto a contare le ore
Seduto a guardarvi passare
Giorni che finiscono prima di iniziare
Produco, consumo, credo...
Che ogni mio movimento assomigli a uno spreco
Che se il tempo che ho dietro è più di quello che ho davanti
E se ho tanti ricordi ma non so ricordarli
E se guardo le donne come fossero storie
E se leggo le storie come fossero mie
Se desidero spesso di esser quello che ho
E se accumulo oggetti che non utilizzerò mai
Giorni che finiscono prima di iniziare
Seduto a contare le ore
Seduto a guardarvi passare
Giorni che finiscono prima di iniziare
E se ascolto la radio ma non le canzoni
Se gli spazi divorano anche le emozioni
E se il dj stanotte non mi salverà la vità
Giorni già cominciati sono quasi finiti e io resto seduto coi pensieri incrociati
Il testo è una mega-riflessione di Rossano [Lo Mele, il batterista, ndr], che ha letto 102 racconti Zen di Richard Brautigan ed evidentemente è stato ispirato dal modo in cui lui scrive questi piccoli flash: riflettendo sulla sua giornata ha tirato fuori queste immagini di piccole ansie e paure diet...