Sveglio che cado in un baratro /
Abituato a quest'influsso magico /
Selvaggio istinto crea il panico /
Stringo la lama, no il manico, son tipo pratico /
Sta coscienza bella presa male /
Sta presenza spettro della luce astrale /
Placido spettatore all'armageddon /
Con acido nello stomaco che rigetto /
Voglio uscire da sto involucro, è un loculo /
Sei nella realtà virtuale anche senza l'oculus /
Viandante, il mondo è distante e non solo /
Viaggio in lande desolate che consolo /
E anche questa manana, attingo da fonti di Mana /
Non è la marijuana, c'è l'ho in testa questa voce e mi chiama /
Bella fissa bella cruda, hare krishna è il kali juga /
Quanto dista la terra perduta? Questo cerchio spero che si chiuda /
Ma quale criterio e giustizia? Vecchio fai il serio, è soltanto notizia /
Passa il tempo, passa lento, passa svelto, come il senno /
Conta quel che hai perso /
In giorni malinconici io leggo codici /
E cresco modici, risentimenti cronici per /
Metodici, politici, caratteri economici /
Per esseri umani esseri scomodi /
Non ho nulla da celebrare con feccia della corteccia cerebrale
Il niente fatto altare /
Ninfa nucleare, Mana Nero per i presi male /
Per questa merda non c'è un cazzo che puoi fare /
Mi sveglio la mattina è un giorno grigio /
Mi svegio col malessere d'essere vivo /
Questa è finzione, ma già lo intuivo /
Leggo estinzione in faccia ad ogni individuo /
In testa ho un archivio inaccessibile, minchia se son preso male /
Io e te ci rivedremo sopra un astronave, oppure sopra un letto di ospedale /
Leggo una pagina sospetta dell'evoluzione /
Io resto un anima soggetta alla trasmigrazione /
Di questi tempi non è facile indossarsi /
E quindi provano gli abiti degli altri /
E in questo pozzo senza fondo, cadiamo e non ci rendiamo conto /
Fra le urla non ci pensi che puoi svegliarti dal sogno /
Mana Nero fotte tutto il giorno /