“Ouverture”, a partire dal titolo richiama la musica classica, nella quale una ouverture (in italiano “apertura”) è un brano che si esegue prima dell'inizio di un'opera.
Durante la prima strofa, Lazza suona infatti al pianoforte il “Notturno n. 20 in do diesis minore” di Frédéric Chopin, il composi...
[Testo di "Ouverture"]
[Parte I]
[Intro]
333 Mob
[Strofa]
Tu non sai che cosa ho visto
Giallo tra le mani di mio padre che alle sei si accende già una Winston
Che mi guarda con la faccia di uno che è sconfitto, ma comunque ha vinto
Vita intera spesa a fare sacrifici per accontentare un figlio
Tu non sai che cosa ho visto
Un altro me uscire di casa la mattina presto e sbattere la porta
Mamma piange al posto mio soltanto per cercare di darmi la forza
Anche 'sta volta è andata storta
E poi non sa cos'altro dire
Se non che, dopo aver toccato il fondo, non si scende, puoi solo salire
Tu non sai che cosa ho visto
I muri fatti di cemento, tinti con le pare dentro la mia stanza
La paura che per gli altri non ero abbastanza
Porgevo sempre l'altra guancia
Mentre aspettavo la campana a scuola chiuso dentro a un cesso coi conati e il Depakin in tasca
Compagnia di pazzi con le scarpe sporche e con i buchi nelle tute
Doppie facce come prismi che vedevi meglio messi in controluce
Un macello di problemi, sembrava che ci andassi a caccia
La delusione vista in uno specchio, giuro, aveva la mia stessa faccia
Tu non sai che cosa ho visto
I miei andare in tribunale
La causa vinta ma tu per mio padre eri un fratello e per me sei un infame
Il male che gli hai fatto è così grande che purtroppo non si anestetizza
Ti avessi qua davanti non ti toccherei nemmeno, che la merda schizza
Ore in quel conservatorio, sognavo di farci la storia
Ma poi le cose vanno male se butti il tuo tempo appresso ad una troia
'Sto piano l'ho suonato io perché non riesco a stare senza
Gli esami, frate', non li ho dati, nemmeno quello di coscienza
L'anno scorso stavo male, ho chiuso il disco in ospedale
Ci stavo rimanendo, potevo curarmi meglio, tanto è da buttare
In Cristo non ci ho mai creduto, dico: "Grazie a me se ho preso il treno in corsa"
'Sto disco nuovo non l'ho chiuso ce l'avevo scritto in testa come Mozart
Mi ero scordato come ridere
Sentito gente, fra', che scrive per far pena e gente che fa pena a scrivere
Vorrei insegnargli come vivere
Sai, mi spiace, fino a adesso non mi sono aperto, ho parlato degli altri
Non ho mai parlato di me, è che non volevo spaventarvi
[Parte II]
[Intro]
Ora sono Zzala, figlio di puttana (Mob)
Sta uscendo il mio disco, fra', chiuditi in casa
L'ho fatto per me prima che per la grana, yeah
Per togliermi il culo da in mezzo a una strada
[Strofa]
Tu non sai che cosa ho visto (Mob)
Date chiuse senza disco (Ehi)
Parla, parla, sono il Diablo con le Nike nere, frate', ribadisco
Rido sui periodi grigi
Sto fottendo anche la crisi
Rappo in skate come Weezy
Ma con un paio di Yeezy
Easy, come Booba
La tua gente esclusa
Il tuo trio: Medusa (Eh)
Il mio trio, beh, scusa
Senti me: fra', che flow
Sento te: fra', che babbo
Sono in fissa col suo camel toe
Mo la schiaccio, Camel Double
Non sono morto, fra', Tupac Shakur
Zzala, frate', c'ho una marcia in più
Porta la tua tipa al tuo concerto, così, frate', c'è una marcia in più, yeah
Faccio il botto come a Boston
Svolto un K solo con le rime
Così, frate', se il tempo è denaro, me ne vado a letto con un Rollie addosso
[Outro]
Ora sono Zzala, figlio di puttana
In un video per STO Magazine, Lazza ha spiegato l'idea di pubblicare “Ouverture” come singolo prima dell'uscita del disco:
Nella stessa intervista, ha anche raccontato il processo di registrazione del brano e, in particolare, le emozioni che ha provato dopo aver chiuso la prima strofa: