Estate Con Il Mostro

Ho passato un'altra estate con il mostro
Sembrava quasi la replica dell'anno scorso
Mi faccio questo sorso, scende dritto allo stomaco
Ho questi fantasmi che ancora mi scortano
Scheletri nell'armadio, ma sono il mio vestiario
Conto i giorni che restano sopra al calendario
Amore, lo so, che qui tutto quanto è un calvario
Vorrei portarti via ma sono qui sopra la sdraio
Osservo la mia ennesima alba, fumo con tutta calma
Il sole che s'innalza, la luce che mi abbaglia
Al mio fianco, l'unico amico in questa battaglia
Sono stanco, mi fumo l'ultima paglia
Poi giuro vado subito a letto e m'addormento
Entro in casa urbiaco che ancora smascello
E scusami se mi distruggo ogni tanto il cervello
Ma di buono forse mi è rimasto solo quello

Ma tranquilla, tanto non diventa un abitudine
Facile parlare se non sai cos'è la solitudine
Facile parlare quando, si ha un po'tutto quanto
Lo sai che, io non ho niente, d'altro canto
Non ho più neanche la voglia di vivere, te lo giuro
A momenti mi passa anche la voglia di scrivere, fanculo
Ma mi faccio coraggio, freddo come il ghiaccio
Freddo come il campo santo, come il tuo sguardo
Come le notti passate a guardare il vuoto
Come chi usa il tuo cuore un po' come un gioco
Come me, dopo questa estate
Come te, dopo le mie cazzate

E di amici, ora me ne sarà rimasto uno
Sai com'è quando stai male non c'è mai nessuno
Guardo un'altro mondo con queste le pupille dilatate
Vedo ancora meglio tutte quante le mie coltellate
La mia schiena che è costellata da tagli
Sembra il cielo che guardavamo al porto
Forse sono io l'errore ma qui ti sbagli
Io di amore non ne sono mai stato a corto
Non mi sono mai accorto di chi era Giuda
Di chi quando ho chiesto aiuto ha fatto scena muta
Ma dopotutto siamo ancora delle menti stanche
Per questo scrivo tutto sopra queste pagine bianche
E caro diaro, giorno primo, è un amore sincero
Giorno settecentotrenta e sono qui che sclero
Sono fatto, ma fatto della stessa materia degli incubi
Amore un cazzo, per amare siamo ancora troppo piccoli