I Camillas sono stati un gruppo pop apocalittico formato nel 2004 a Pesaro da Ruben Camillas (Vittorio Ondedei; chitarre e voce) e Zagor Camillas (Mirko Bertuccoli; tastiere e voce).

Nel 2015 si fanno conoscere partecipando al talent televisivo Italia’s Got Talent, in cui arrivano in finale. Nello stesso anno pubblicato il romanzo La rivolta dello zuccherificio, edito Il Saggiatore.

Il 14 aprile 2020 Zagor Camillas scompare prematuramente all'età di 46 anni a causa del COVID-19. Un mese dopo esce il loro secondo libro, La storia della musica del futuro, edito People.

Dopo la morte di Zagor, il gruppo termina la sua esistenza e nel 2021 Ruben forma i Crema assieme a due ex membri della formazione allargata de I Camilllas, ovvero Enrico Liverani aka Freddi (in precedenza Michael Camillas) alla batteria e Daniel Gasperini (in precedenza Theodore Camillas) al basso. Sempre nel 2021 Ruben pubblica, ancora una volta per People, il libro I Camillas, che storia, che ripercorre la storia del gruppo.

I Camillas hanno fondato l'etichetta I Dischi di Plastica, con la quale hanno pubblicato alcuni loro album oltre che album di altri artisti, e Agenzia di Plastica, organizzatrice di eventi e concerti, che prendono entrambe il nome dal loro ex-negozio dischi Plastic, un tempo sito in Via Passeri 31, a Pesaro.

Tra le loro influenze citavano Enzo Carella, Mauro Pelosi, Lucio Battisti, Flavio Giurato e Léo Ferré.

Biografia ufficiale:

I Camillas nascono a Pordenone nel 1964 come duo formato da Ruben Camillas (chitarre, xilofono, voce) e Zagor Camillas (tastiere, cimbalo, voce). Spinti da un istinto irresistibile, si sono poi stanziati sulla Costa Est e per 40 anni non producono niente. Ma nel 2004 succede qualcosa di straordinario, il rock'n'roll li vuole e loro accettano! Da allora Zagor e Ruben sono creature da prato. I Camillas sono un bocciolo degli Aerodynamics, gruppo ballerino marchigiano, attivo dal 1998 al 2004. Ad un certo punto, al rallentamento degli Aerodynamics, è subentrata la vorticosità creativa e produttiva de I Camillas.

Strettamente legati alla cultura musicale italiana, si richiamano direttamente ed indirettamente ad alcune fonti espressive indigene ed internazionali: il beatpop degli anni 60, con tutto il suo sforzo di liberarsi dall'anglodominio ed aprirsi alla concretezza italica; le melodie postclassiciste, nel loro incarnarsi trasversale in tipi come Carella e nel loro perpetuarsi stabile nelle canzoni da classifica o in quelle da lampo estivo (e qui non ci sono limiti temporali, sbalzati lungo i decenni come bambini su di un bob); la musica fintorock; il minimalismo radicale o quello pop, soprattutto americano e soprattutto organo ed harmonium; il suono inglese dall'85 al 95, ma non proprio gli Smiths, proprio no; il pop apocalittico e il gioco della fine del mondo.

Cultori della multiproduzione e dell’idea che la proprietà privata sia un abbaglio, adorano mescolarsi e retificare i loro spostamenti, creando connessioni e fratellanze senza limiti. Cercateli.