Gino Santercole (Milano, 23 novembre 1940 – Roma, 8 giugno 2018) è stato un cantautore, compositore, attore e chitarrista italiano.
Ha scritto le musiche di alcune canzoni entrate nella storia della musica italiana, come Una carezza in un pugno, Svalutation, Straordinariamente, Un bimbo sul leone e tante altre.
Gli inizi
Di famiglia di origine pugliese, Santercole è figlio di Rosa, sorella di Adriano Celentano, che è quindi suo zio, pur avendo solo due anni più di lui: come lo zio, cresce anche lui in via Gluck, la strada che diventerà in seguito famosa.
Perso il padre da bambino, trascorre qualche anno in collegio[1], ed è quindi costretto a incominciare a lavorare da ragazzino, facendo anche lui, come Celentano, l'orologiaio; è comunque appassionato di rock and roll e nel poco tempo libero che ha impara a suonare la chitarra da autodidatta.
Proprio allo zio sono legati i suoi esordi musicali: quando Celentano forma i Rock Boys, poco tempo dopo entra a farne parte in sostituzione di Ico Cerutti.
I Ribelli e l'esordio come solista
Dai Rock Boys, a causa di alcuni cambi di formazione, nascono I Ribelli, complesso che, oltre ad accompagnare Celentano e altri cantanti come Clem Sacco e Ricky Gianco, incomincia una carriera solista e di cui per alcuni anni Santercole è il chitarrista.
Insieme con altri artisti come Don Backy, Pilade e Gianco affianca Celentano nella nascita del Clan Celentano.
Gino Santercole (a sinistra con la chitarra) nel 1961 con I Ribelli e Adriano Celentano.
Nel 1964 esordisce come cantante solista con Attaccata al soffitto/Se vorrai, disco che passa inosservato; dopo un ultimo disco con il gruppo (Chi sarà la ragazza del Clan?/Quella donna, legato al lancio come cantante di Milena Cantù, all'epoca fidanzata di Celentano), Santercole lascia I Ribelli e continua a incidere da solo.
Il successo arriva dapprima con Stella d'argento, pubblicato a dicembre del 1964, che ottiene un buon riscontro i primi mesi del 1965, e poi con Questo vecchio pazzo mondo: quest'ultimo brano è la cover di Eve of Destruction di Barry McGuire e con esso Santercole partecipa al Cantagiro 1967; la stessa versione verrà poi incisa nel 1984 da Adriano Celentano (e riproposta da quest'ultimo insieme con Luciano Ligabue nella prima puntata del programma televisivo Francamente me ne infischio nel 1999).
Nel 1964 incide una cover di Busted di Johnny Cash, scritta a sua volta da Harlan Howard nel 1962, intitolata Sono un fallito e pubblicata in un EP inciso con Celentano e Don Backy. Anche questo brano è stato riproposto da Celentano nell'album I miei Americani.
Nel 1966 partecipa al Festival di Sanremo, presentando in abbinamento con lo zio Il ragazzo della via Gluck, insieme con Ico Cerutti e Pilade, con la denominazione Trio del Clan: vengono però eliminati nella prima serata.
L'anno successivo partecipa al Festival di Zurigo con La lotta dell'amore.
Nel frattempo la parentela con Celentano si rafforza: infatti quest'ultimo, abbandonata Milena Cantù, ha sposato l'attrice e cantante Claudia Mori e Santercole si innamora e poi sposa la sorella della Mori, Anna Moroni, diventando quindi il cognato di suo zio; da Anna avrà due figli.
Compositore e attore
Santercole scrive alcune tra le più celebri e significative canzoni della musica italiana, fra queste alcune di grande successo. La prima che ottiene un notevole riscontro, diventando con il tempo un evergreen della musica leggera italiana, è Una carezza in un pugno (insieme con Nando de Luca), riproposta più volte da Celentano nei suoi programmi televisivi. Nel 1992 il cantante e imitatore Fiorello ha realizzato una cover di “Una carezza in un pugno”, inclusa nel suo album Nuovamente falso.
Altre canzoni di successo sono Svalutation, un rock con la chitarra elettrica in evidenza, contenuto nell'album omonimo del 1976 (contenente anche i brani La barca e La camera 21), Un bimbo sul leone (insieme con Nando de Luca), Straordinariamente (insieme con Nando de Luca, inizialmente scritta per Mina, con testo di Luciano Beretta).
Santercole compone anche colonne sonore, oltre a partecipare spesso in quelle di Celentano: un particolare successo riscuote Such a cold night tonight, inclusa nel film e nel disco Yuppi du. Un ottimo consenso di critica ottiene anche la sua colonna sonora del film Segni particolari: bellissimo (1982).
Inoltre, dopo alcune partecipazioni in vari musicarelli, con Serafino di Pietro Germi incomincia, nel 1969, la carriera di attore. Non abbandona però quella di cantante, e partecipa a Un disco per l'estate 1970 con Il re di fantasia.
Nel suo percorso di attore, Santercole lavora con registi come Pietro Germi, Dino Risi, Giuliano Montaldo, Luigi Comencini, Luciano Salce, Mario Monicelli e altri in ruoli principali e secondari.
Il ritorno in televisione e la riappacificazione con Celentano
Nel 1999 Santercole collabora alla realizzazione del nuovo disco di Pio Trebbi, cantante del Clan Celentano che sta attraversando un periodo di difficoltà economiche: insieme i due scrivono la canzone L'ultimo del Clan. E proprio per aiutare l'amico, Santercole contatta Celentano, il quale decide di far partecipare i due a una puntata del suo programma televisivo Francamente me ne infischio. L'avvenimento sigla la pace tra i due dopo che in passato vi erano stati alcuni dissapori.
Il 22 gennaio del 2007 accetta di partecipare a Varese alla festa per il 50º anniversario del rock and roll in Italia, insieme con Guidone, I Ribelli, Brunetta, Ghigo Agosti e altri. Nel settembre 2008 è ospite al Festival di Venezia con Adriano Celentano per la nuova uscita di Yuppi Du. Nel giugno 2009 è ospite del programma di Rai Due Stracult di Marco Giusti, producendosi in uno sketch comico con Stefano Sarcinelli e Nicola Vicidomini.
Esce il 13 aprile 2010 il suo nuovo album con la SONY dal titolo Nessuno è solo, di cui è autore di tutta la parte musicale: autore dei testi è Mimmo Politanò.
Dopo altri quattro anni di silenzio, pubblica nel 2014 un nuovo album dal titolo Voglio essere me.
Tra dicembre 2017 e febbraio 2018, accettando l'invito dell'autore e produttore Alberto Zeppieri, incide all'Accademia Studio di Verona un nuovo album di sue musiche inedite, custodite per tanti anni nei suoi cassetti segreti, alle quali Zeppieri dona le liriche che mancavano. Preceduto dal singolo “Certi giorni” ispirato a Joe Cocker, l'album – dal curioso titolo “Non sono Celentano! Voglio essere me” – esce nell'aprile 2018 in tutto il mondo, a cura dell'etichetta Plaza Mayor Company (Londra / Hong Kong) che un mese dopo lo pubblica anche nel formato vinile.
L'8 giugno 2018 è morto d'infarto a 77 anni nella sua casa a Roma.